Esporrà dal 30/11/12 al 12/12/12
Cattivi maestri: Oscar Wilde
olio e collage su tela
50x70
Anno: 2009
Prezzo: 800,00
Capita di perdere i documenti - e cerca di fare attenzione a come te ne vai! - ricordandosi poi di essere qualcun altro, qualcosa di simile alle api di vetro in un alveare d’acciaio, al fuco annoiato in arnia di velluto, al feticcio ritratto sopra un fondale di carta d’attesa. Differenze e similitudini in attesa di traduzione, che non verrà dal testo; possibile evitare spiegazioni che equivalgano ad autodafé improvvisati, aiutare la visione con poche parole anti-divulgative: dall’angelo e non da Angela(Piero), frasi sopravvissute saltando a piè pari i controlli alla frontiera e la schematica invadenza della retorica sulle parole, supplizio meritorio per lo scriba che non intendesse narrare di sé col pretesto di raccontare l‘opera. Eppure ci si finisce dentro, spirale ordinata per cadute gravose, riposizionamento ovunque ma non a caso, in un punto poco considerato: si parla d’altro, si guarda l’azzurro implicito non citato, il Wilde desiderato. Togliere quell’ingombro, tutto il packaging dell’ego, l’aceto balsamico nei cesti regalo, l’involucro luccicante; aggiungere guasterebbe l’implicita cosmogonia, il sobrio ripetersi dell’Autore. Non ci siamo mai stati, fermo immagine da una matrice occulta, qualcuno ha riordinato a nostra insaputa l’origine del molteplice, la bicromia seriale è valenza probatoria come pure la perdita della maiuscola e l’obbligo di un inizio qualsiasi. Liquido riordinamento di materia ingestibile cala dall’occhio simulando la vista, eppure questa caduta soffice sulla tela ricorda qualcosa, forse l’ambiguità di cui siamo fatti. Proprio per questo le opere non ci narrano del come, una risposta che assomigli ad un si, ma ci sussurrano di. Debiti?
Donato Novellini

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